        Parte sotto la pioggia la settima gara stagionale di qualifica della MX2; la pista allagata da un violento temporale che causa anche un blackout sulla pista di St. Jean d&rsquo;Angely, mette a dura prova i piloti impegnati nella classe cadetta. Al via &egrave; Lucas Coenen (Husqvarna) a centrare l&rsquo;hole-shot, mentre il fratello Sacha (KTM), secondo in prova, scattato all&rsquo;interno, perde il controllo della sua moto, attraversando la prima curva, tagliando la strada agli avversari, cadendo senza riportare danni ma ripartendo ultimo dopo aver rischiato di entrare in collisione con Andrea Adamo (KTM), secondo allo start.&nbsp;  Adamo durante le prove di partenza del venerd&igrave; @R.Archer KTM Media Library Lucas Coenen vola nel fango Coenen capitalizza subito il vantaggio dato dall&rsquo;ottima partenza avendo piena visibilit&agrave; e alzando enormi schizzi di aqua marrone e fango al suo passaggio nei canali riempiti dalla pioggia, prendendo il largo, seguito da Marc Antoine Rossi (GASGAS), Liam Everts (KTM) e Adamo, con Ferruccio Zanchi (Honda), quinto, mentre Kay De Wolf (Husqvarna) &egrave; 11&deg;. La pista si trasforma in un pantano e i canali diventano pi&ugrave; profondi ad ogni passaggio, Coenen allunga con De Wolf che rimonta e passa Rick Elzinga (Yamaha), conquistando la quinta posizione, mettendosi in caccia di Zanchi e Adamo. Il toscano messo sotto pressione cade e lascia pista libera all&rsquo;olandese che in breve &egrave; alle spalle del Campione del Mondo in carica.  La top 20 della gara di qualifica della MX2 Everts secondo ma retrocesso di 2 posizioni Al quinto passaggio Everts fa segnare il giro veloce della gara e si avvicina alla seconda posizione, colmando il distacco da Rossi, superandolo tre giri dopo. Sul traguardo Lucas Coenen &egrave; primo con pi&ugrave; di 20 secondi su Everts che viene per&ograve; retrocesso di 2 posizioni, terminando cos&igrave; alle spalle di Rossi e De Wolf, promosso a terzo alle spalle del francese. Quinta posizione finale per Adamo che taglia il traguardo prima dell&rsquo;altro francese in gara, Quentin Prugnieres (Kawasaki) e di Simon Langenfelder (GASGAS). Zanchi passa sul traguardo nono dopo una scivolata senza conseguenze, mentre Federico Tuani (KTM) termina 26&deg; e Morgan Bennati (Kawasaki) 32&deg;.  La classifica di campionato dopo la settima gara di qualifica       

Il belga vincitore dell&rsquo;ultimo Gran Premio in Galizia si mette in luce nelle qualifica del Gran Premio di Francia e vince nel fango, De Wolf rimonta dopo una partenza difficile, Adamo e Zanchi nella top 10

MX2: Lucas Coenen vince la qualifica

        Valentino Rossi ce l'ha fatta di nuovo. Dopo aver conquistato il primo successo automobilistico sul circuito di casa meno di un anno fa, il nove titolato nel Motomondiale si &egrave; ripetuto nella "sua" Misano, teatro del terzo appuntamento del GTWC Europe. Un successo figlio della prestazione impeccabile del Dottore e di Maxime Martin, esperto e veloce pilota belga che completa l'equipaggio della BMW M4 GT3. Calendario MotoGP 2024 Misano &egrave; casa di Valentino Rossi  Se Rossi e Martin avevano vinto nel 2023 con margine, Gara 1 odierna &egrave; stata molto pi&ugrave; combattuta e incerta. Scattato dalla pole position, Martin &egrave; partito in maniera impeccabile e ha subito aperto un gap di circa 3 secondi sugli inseguitori, prima di consegnare la vettura nelle mani di Valentino. Il pesarese non ha commesso errori nel suo turno di guida, ma ha dovuto gestire la rimonta dell'arrembante Charles Wheerts, che aveva rilevato il volante dell'altra BMW-WRT in pista da Dries Vanthoor.  Un finale da fiato sospeso, in cui Wheerts ha rosiscchiato decimi su decimi a Rossi, bravo a resistere nel finale e gestire le delicate fasi di doppiaggio senza commettere errori. "La vittoria dell'anno scorso &egrave; stata bella, ma questa &egrave; molto meglio - le prime parole del #46 - stavolta c'era molta pi&ugrave; pressione da sopportare". Il podio &egrave; stato completato dalla Ferrari marchiata Emil Frey Racing della coppia Alto&egrave;-Vermeulen. Gara 2 andr&agrave; in scena sabato sera alle 21. GTWC Europe a Misano: classifica Gara 1         

Il Dottore e Maxime Martin hanno bissato in Gara 1 il risultato ottenuto un anno fa sulla sua pista di casa del Dottore

Valentino Rossi fa sognare Misano: altra vittoria nel GWTC Europe!

        Si impegna, spende, ma non arrivano risultati. Ecco in estrema sintesi la stagione 2024 marcata Honda, colosso nipponico veramente in difficolt&agrave; nella MotoGP d'annata. Nonostante l'arrivo di nuovi ingegneri, mani alle casse e pi&ugrave; volte ribaltata RC213 V, la coda della classifica rimane una costante, s&igrave; certa, certamente da evitare. E i piloti non ne possono pi&ugrave;. Leggi anche: Alti e bassi in casa VR46: ma la velocit&agrave; non manca Marini e Aprilia Trackhouse: sar&agrave; uscita prematura per Luca? Approdato a fine 2023 nel test di Jerez, accordatosi per due stagioni, Luca Marini sta vivendo una&nbsp; parentesi Honda particolarmente dura. Malgrado si dipinga tranquillo e consapevole del percorso intrapreso, il fratello di Valentino Rossi &egrave; l'unico titolare sprovvisto di almeno un punto in classifica, situazione capace di deprimere chiunque. Ecco giunteci le voci di una possibile "fuga" in direzione Aprilia, nella fattispecie colorata a stelle e strisce Trackhouse. La RS-GP della formazione satellite sono ambite da tutti coloro non abbiamo un contratto venturo gi&agrave; firmato, e pure da chi gi&agrave; nel dispone. Il numero 10 potrebbe farne parte, nell'esigenza di ripartire d'accapo.  Calendario MotoGP 2024 Mir in scadenza: pure Joan vuole Trackhouse In realt&agrave;, &egrave; da almeno un anno che si scrive di un Joan Mir intenzionato a lasciare il capezzale HRC, poich&egrave; con il capo picchiato al suolo in modalit&agrave; incalcolabile. Nemmeno il pi&ugrave; versatile pallottolliere potrebbe sommare le volte in cui il maiorchino sia caduto, cascato, scivolato e incidentato.&nbsp; Senza dimenticare il disastroso 2022 speso in un team Suzuki dato per uscente a inizio stagione. Per un due volte campione del mondo &egrave; possibile andare avanti cos&igrave;? Lo diciamo noi: no. Perci&ograve;, vadano a buon fine o meno, in contatti con Trackhouse sono in atto. E ciao ciao Ala Dorata.  Classifica piloti AGGIORNATA Jack Miller in Honda? Sarebbe un ritorno Protagonista del titolo, l'australiano Jack Miller si trova al secondo anno di KTM, precisamente firmato Red Bull Factory, la formazione ufficiale della Casa austriaca. Ammirato dallo staff arancione per le doti di collaudatore, apprezzate le qualit&agrave; velocistiche, fino a qui tutto abbastanza bene. Poi, ci sono aspetti perfettibili. Gli ordini di arrivo. Tre podi da terzo posto nel 2023, per adesso nessuno. E, in aggiunta, Pedro Acosta giovane arrembante, Brad Binder firmatario a tutto il 2026. l solo aussie della griglia iridata passer&agrave; in GASGAS Tech3? Potrebbe essere uno scambio col rookie 2024 spagnolo. Ma ci sono movimenti silenti a lavorare sotto coperta. Esempi: sponsor, reputazione. Il nativo di Townsville ha esperienze in Ducati con Desmosedici portata al successo, conosce bene la RC16 e, se ricordate, tra il 2015 e il 2017 corse proprio per Honda. Nel 2016 addirittura vinse un Gran Premio, ad Assen.          

La quasi certa partenza di Mir e la possibile uscita di Marini costringono l'Ala Dorata a tornare sul mercato: l'australiano porterebbe conoscenze Ducati, KTM e... Honda

MotoGP, risorse altrui pur di migliorare: Honda cerca Miller

        Dopo aver disputato i primi cinque Gran Premi stagionali, l&rsquo;Italia in Moto3 &egrave; ancora a bocca asciutta in termini di podi conquistati. Nonostante siano ben sei i piloti italiani schierati in griglia di partenza, di cui due debuttanti (Luca Lunetta e Nicola Carraro) a esser stato finora realmente competitivo in qualche occasione &egrave; stato principalmente uno: Riccardo Rossi. Tra cui nell&rsquo;ultimo GP di Francia, disputato a Le Mans. L'inizio promettente in Qatar  Alla sua sesta stagione completa in Moto3 il pilota ligure aveva cominciato molto bene l&rsquo;anno con quel quarto posto in Qatar, in cui aveva lottato ampiamente per il podio, dando dimostrazione di forza, talento e convinzione. Con un team nuovo, con cui aveva firmato solo durante l&rsquo;inverno dopo il ritiro della squadra del team Prustel &ndash; che l&rsquo;aveva precedentemente ingaggiato in vista del 2024 &ndash; Rossi aveva cominciato l&rsquo;anno con un buon sapore che per&ograve; non ha pi&ugrave; gustato fino al recente appuntamento. Sulla storica pista francese lo abbiamo ritrovato, finalmente, davanti a lottare per le posizioni che contano. Calendario Moto3  Un ritiro ingiusto causato da un altro pilota  Partito tredicesimo, il pilota nato a Genova nel 2002 ha avuto un ottimo spunto tanto da riuscire a recuperare posizioni e poi terreno, fino ad arrivare a stare nel gruppo in lotta per la vittoria. Portacolori del team CIP, sembrava avere le carte in regola per sfidare direttamente David Alonso e Daniel Holgado, ma un&rsquo;azione scorretta di David Munoz gli ha fatto concludere la gara anzitempo. Nel corso dell'ottavo giro stava occupando la quarta posizione quando lo spagnolo, non nuovo a questi episodi, lo ha portato nell&rsquo;erba, decretando finita la sua prova. Un&rsquo;occasione persa che si poteva concretizzare nella migliore giornata per un pilota italiano finora nella classe cadetta. La festa del primo podio stagionale &egrave; quindi da rimandare. Chiss&agrave;, magari proprio a domenica prossima, a Barcellona&hellip; Classifica piloti Moto3       

A causa di una mossa aggressiva di David Munoz il pilota ligure non ha potuto lottare per il podio, lui che finora &egrave; stato l&rsquo;italiano pi&ugrave; competitivo

Moto3, Riccardo Rossi e quell’epilogo amaro a Le Mans

        Dopo cinque gare si &egrave; arrivati ad un quarto del campionato e le forze in campo iniziano a stabilirsi, Jorge Martin &egrave; sempre pi&ugrave; solo seguito da un terzetto di Ducati composto da Francesco Bagnaia, Marc Marquez ed Enea Bastianini. Il round di Le Mans ha visto infatti perdere posizioni in classifica sia Pedro Acosta che Maverick Vinales, i due seppur in momenti diversi delle proprie carriere sognano ancora l&rsquo;alloro ma per recuperare terreno ora serve un cambio di passo.  Vinales, Austin non deve essere l&rsquo;eccezione Il talento catalano alla decima stagione in MotoGP &egrave; chiamato alla definitiva consacrazione nella top class. Alla soglia dei 30 anni ormai Maverick deve raccogliere quanto seminato fin ora, dopo il debutto con Suzuki e il passaggio nel team ufficiale Yamaha, Aprilia &egrave; stata l&rsquo;unica a credere nel rilancio del campione del mondo Moto3 2013. La vittoria nella Sprint di Portimao, il ritiro a causa del guasto al cambio nella gara portoghese ed il weekend perfetto di Austin sembravano aver dato al &ldquo;Top Gun&rdquo; lo slancio definitivo per tornare ad essere costantemente in lotta per la vittoria e di conseguenza il titolo. A Jerez invece, dopo un venerd&igrave; ancora da protagonista, la pioggia lo ridimensiona in qualifica, cade nella Sprint (mentre era sul podio virtuale) e in gara rimane bloccato nel gruppo, non riuscendo a rimontare. Giunti a Le Mans la prima fila gli permette di tenere il podio nella Sprint limitando i danni sul quasi imprendibile Jorge Martin ma poi in gara non riesce a tenere il passo dei migliori e piano piano scivola lontano dal podio, venendo passato nel finale anche da Enea Bastianini che ha dovuto scontare un long lap penalty. Ora la leadership di Jorge Martin dista 48 punti, pochi se si pensa che da assegnare ce ne sono ben 555 potenzialmente ma per rientrare in lotta per il titolo dovr&agrave; tornare preso al successo, magari gi&agrave; a Barcellona dove un anno fa Aprilia sigl&ograve; una storica doppietta.  KTM E LA RETTA VIA PERDUTA: BINDER E MILLER MAI COS&Igrave; LONTANI DALLA VETTA Acosta, rookie alla Marquez ma titolo lontano Quanto accaduto nel 2013 con Marc Marquez, in grado di vincere al debutto nella MotoGP, sembra destinato a non ripetersi con Pedro Acosta, colui che sembra il suo erede designato per il futuro della MotoGP. Il debutto del &ldquo;Tiburon&rdquo; ha ricordato per certi versi quello dell&rsquo;otto volte iridato che per&ograve; gi&agrave; alla seconda gara fu in grado di conquistare il successo in MotoGP. La top class attuale &egrave; per&ograve; ben diversa da quella del 2013, dove i rivali per la vittoria erano realmente solo 3 (Dani Pedrosa, suo compagno di box, e le due Yamaha ufficiali di Jorge Lorenzo e Valentino Rossi) mentre oggi sono almeno una decina le moto ed i piloti in grado di poter lottare per la vittoria. Nonostante questo, nelle prime quattro gare Pedro Acosta &egrave; riuscito a salire sul podio in ben due occasioni (pi&ugrave; uno nelle Sprint) mettendosi alle spalle della coppia ufficiale Ducati in classifica. Lo zero della gara di Le Mans, arrivato mentre era il lotta per podio, lo ha visto cos&igrave; perdere diverse posizioni in classifica facendolo scivolare a 56 punti da Jorge Martin. Per Pedro Acosta ed il suo talento nulla sembra impossibile ma per scrivere un nuovo capitolo incredibile della sua storia serve trovare il primo successo in MotoGP.  ROOKIES CUP, LE MANS: PRIMI SUCCESSI STAGIONALI PER QUILES E URIARTE       

Il rookie ha sorpreso tutti in questo inizio di stagione mentre il pilota Aprilia continua ad alternare gare di alto spessore a domeniche opache

MotoGP, Acosta-Vinales: per il mondiale ci vuole velocità e costanza

        Dopo la caduta avvenuta a Jerez, David Alonso &egrave; tornato al successo alla prima occasione disponibile a Le Mans dove la gara &egrave; stata molto combattuta. Non &egrave; riuscito a fare il vuoto dietro di s&eacute; e a dominare la scena come fatto ad Austin e ha dovuto vedersela con un Daniel Holgado molto agguerrito e un Collin Veijer che voleva replicare il successo spagnolo. Alonso ha passato gran parte della gara in quarta posizione, tenendosi lontano dalle primissime posizioni e attendendo il momento giusto per attaccare, che &egrave; arrivato quando ormai mancavano tre giri. Con un doppio sorpasso sullo spagnolo e l&rsquo;olandese si &egrave; piazzato davanti e da l&igrave; &egrave; cominciata la battaglia a tre. Classifica piloti Moto3 Una domenica da ricordare per il team Aspar a Le Mans  Sorpassi incredibili all&rsquo;ultimo respiro hanno caratterizzato gli ultimi giri, fino a quando Alonso &egrave; riuscito ad avere un piccolo margine su Holgado che a quel punto non ha pi&ugrave; potuto attaccare. Il colombiano ha conquistato cos&igrave; il suo terzo successo iridato stagionale e ha accorciato il distacco da Holgado in campionato a solo un punto. Veijer ha ottenuto un buon terzo posto, dimostrando nuovamente di far parte della partita. Ai piedi del podio &egrave; rimasto il debuttante Joel Esteban, compagno di squadra di Alonso nel team CFMoto Aspar, al suo primo risultato importante nel Mondiale.  Munoz sanzionato per l'incidente con Rossi; Lunetta in crescita  Completa la top 5 Ivan Ortol&agrave;, che ha concluso la prova a sei decimi dalla vetta, e ha lottato per il podio. Oltre a loro, a lottare per le prime tre posizioni nelle fasi importanti c&rsquo;erano anche David Munoz e Riccardo Rossi. Per una mossa scorretta dello spagnolo il ligure &egrave; caduto e Munoz &egrave; stato sanzionato con due long lap penalty. Rientrato in quindicesima posizione, &egrave; successivamente incappato in un errore. Il migliore degli italiani al traguardo &egrave; cos&igrave; stato Luca Lunetta, debuttante nella classe, mentre si sono ritirati il compagno di box Filippo Farioli e Matteo Bertelle. Ecco la classifica completa della gara:  Calendario Moto3       

Il colombiano, Daniel Holgado e Collin Veijer sono stati protagonisti di una gara spettacolare decisa sul traguardo. Rossi a terra a causa di Munoz

Moto3 risultati GP Francia: Alonso vince una gara al cardiopalma

        Il quarto posto di Enea Bastianini nella gara Sprint di Le Mans nasconde una molteplicit&agrave; di contenuti e tematiche che svariano dall'incoraggiante al rammarico, fino al pragmatico. Con quest'ultimo termine ci riferiamo alla mera lettura della classifica mondiale che vede il riminese al secondo posto alle spalle del capolista Jorge Martin e davanti al compagno di squadra Pecco Bagnaia, sorpassato proprio in occasione dell'odierna Sprint. Dopo un'annata 2023 condizionata dall'assenza dalle gare, la costanza di presenza e di rendimento era ci&ograve; che serviva a Bastianini, abile nel riuscire a trovare entrambi i fattori in relativo poco tempo. Proprio la costanza di prestazione, risultati e rendimento rende Bastianini la punta pi&ugrave; affilata in casa Ducati ufficiale (ad oggi)&nbsp;per cercare di contrastare la fuga e la forza di un Jorge Martin in apparente stato di grazia, rendendolo, per pi&ugrave; di una motivazione, l'attuale anti-Martin pi&ugrave; accreditato. MotoGP Francia: Pecco Bagnaia si improvvisa pompiere nella Q2 Secondo in classifica, Bastianini guida la caccia a Martin Una dicitura figlia non tanto di un'analisi tecnica e prestazionale, dal momento che Bagnaia e Marquez restano pi&ugrave; veloci del riminese, quanto di una classifica che gli sorride e anche di una lotta nei confronti di Martin che sottointende, oltre alla leadership della classifica, anche la sella ufficiale di Ducati per il 2025. Una battaglia che nasconde dunque pi&ugrave; di un significato; tuttavia, per spuntarla Bastianini dovr&agrave; cercare di impreziosire il suo arsenale arricchendolo del guizzo finale che gli permetterebbe di giocarsi anche le vittorie. A Le Mans, per la verit&agrave;, le carte in tavola sono ancora a favore del riminese, condizionato dal passaggio dalla Q1 e autore di una sfortunata qualifica e pertanrto condizionato in gara, ma allo stesso tempo dotato di un ritmo tale da pensare di vincere nella corsa lunga di domani. L'analisi della Sprint Un successo in gara andrebbe eventualmente a legittimare la sua candidatura ad "Anti-Martin", oltre che ad alzargli le quotazioni in ottica mercato. Al termine della corsa Bastianini ha analizzato la sua corsa, sottolineando in maniera pi&ugrave; o meno velata, la sfida con lo spagnolo del team Pramac: "Sono molto contento di come &egrave; andata la Sprint, molto meno di come &egrave; andata la qualifica ovviamente. Sembrava un week-end maggiormente positivo rispetto a come sta effettivamente andando, per&ograve; va bene cos&igrave;, c'&egrave; ancora domani che &egrave; la parte pi&ugrave; importante. Siamo molto costanti per&ograve; succede sempre qualcosa di negativo e non riesco a fare la differenza, ad ogni modo sono sicuro che le cose pian piano si aggiusteranno. Martin &egrave; un pilota fortissimo, non sar&agrave; semplice la scelta per Ducati in ottica 2025, io sto migliorando gara dopo gara. In campionato siamo tutti vicini, oltre che tutti competitivi". Enea Bastianini: "Oggi Marquez ci ha fatto vedere come si fa" Come evidenziato dallo stesso Bastianini, nella gara di domani servir&agrave; partire al meglio, sanando cos&igrave; la brutta qualifica odierna: "Oggi Marquez ci ha fatto vedere che con una buona partenza si pu&ograve; recuperare e fare una bella gara andando davanti, ci proveremo. Sono contento della mia Sprint, ho sfiorato il terzo posto, ad un certo punto ci credevo, poi quando sono arrivato alle spalle di Vinales lui ha ricominciato a spingere, per&ograve; posso essere soddisfatto". Il rimines ha poi spiegato: "Il ritmo che avevo era molto buono, sono sempre stato costante e veloce e inoltre riuscivo a sorpassare in modo molto efficace. Tutte dinamiche che ci mettiamo positivamente nel taschino. Probabilmente con un'altra qualifica e quindi partendo pi&ugrave; avanti, avrei potuto lottare con Martin".&nbsp;Il riminese ha infine centrato il problema maggiore avvertito in questo week-end: "In qualifica mi sono trovato male con la gomma media davanti, perci&ograve; ho messo subito la dura e ho ripreso il mio ritmo. Purtroppo per il time attack ho avuto solo un set di gomme disponibile, ma la verit&agrave; &egrave; che oggi abbiamo pagato l'errore di ieri, quando non abbiamo centrato la Q1". &nbsp; Tamponamento e ghiaia: 6 ore disastrosa per Valentino Rossi        

Il riminese coglie la quarta casella nella gara Sprint e punta il dito contro la difficile qualifica, rea di avergli impedito di giocarsi il successo

GP Le Mans, Bastianini l'anti Martin?: "Oggi avrei potuto lottare per la vittoria"

È finito in anticipo l'impegno belga del Dottore nel WEC a causa di contatto tra la Porsche #12 Hertz e la BMW #46 guidata da Al Harthy

Tamponamento e ghiaia: 6 Ore di Spa disastrosa per Valentino Rossi

        Sar&agrave; Jeffrey Herlings (KTM) il primo pilota a scegliere il cancello di partenza della gara di qualifica del Gran Premio di Galizia, sesta prova del Mondiale MXGP 2024. L&rsquo;olandese ha battuto di un soffio la nuova tabella rossa della classe regina, Tim Gajser (Honda), secondo per soli 58 millesimi di secondo. Terzo posto per Romain Febvre (Kawasaki) che precede il padrone di casa Jorge Prado (GASGAS), quarto a un secondo dalla pole position, davanti a un sorprendente Valentin Guillod (Honda), primo dei piloti privati.  La top 20 delle prove cronometrate della MXGP Herlings in pole in MXGP, Guadagnini 8&deg; Ottavo miglior tempo per un ottimo Mattia Guadagnini (Husqvarna) che si piazza a soli 24 millesimi da Jeremy Seewer (Kawasaki) a sua volta pi&ugrave; lento di quattro decimi di Calvin Vlaanderen, gi&agrave; terzo al termine della sessione delle libere. Sedicesimo tempo per Andrea Bonacorsi (Yamaha), alle prese con l&rsquo;apprendistato in sella alla 450, con Ivo Monticelli (Beta), ventesimo. Non ha preso parte al turno cronometrato Tim Edberg (Honda), infortunato nel corso delle libere in seguito ad una brutta caduta.  Ottima prestazione per Mattia Guadagnini, ottavo in MXGP Chi fermer&agrave; De Wolf in MX2?&nbsp; In MX2 &egrave; sempre Kay De Wolf a far registrare il miglior tempo, la tabella rossa della 250 piazza la sua Husqvarna davanti a quella del compagno di squadra Lucas Coenen, particolarmente a suo agio sulla sabbia galiziana, con il Campione del Mondo in carica, Andrea Adamo (KTM), terzo alle spalle del belga. Quarta miglior prestazione per Thibault Benistant che precede il rientrante Marc-Antoine Rossi (GASGAS) e il vincitore degli ultimi due Gran Premi, Liam Everts (KTM). Tredicesima posizione per Ferruccio Zanchi (Honda) che rifarla un decimo a Valerio Lata (GASGAS), quattordicesimo.  La top 20 delle prove cronometrate della MX2           

Il turno di prove cronometrate, disputato sotto un caldo sole ha emesso i primi verdetti del fine settimana spagnolo, con Herlings e De Wolf che scenderanno sulla griglia di partenza delle gare di qualifica per primi

MXGP di Galizia: pole per Herlings e De Wolf

        Nessuna sorpresa nella classifica delle qualifiche della Moto3 a Le Mans. David Alonso, dominatore di tutti i turni fino a questo momento, si &egrave; ripetuto conquistando cos&igrave; la sua seconda pole position consecutiva. Il colombiano sar&agrave; il pilota da battere domani nel quinto Gran Premio stagionale, in Francia, dopo aver ottenuto la prima casella con il crono di 1&rsquo;40.114. Calendario Moto3 I due inseguitori non sono da meno&nbsp;  Completano la prima fila due spagnoli, a loro volta piuttosto competitivi. Daniel Holgado, vincitore qui l&rsquo;anno scorso, ha firmato il secondo miglior tempo con soli 11 millesimi di ritardo e Jos&eacute; Antonio Rueda, tornato in pista dopo aver saltato i due GP precedenti per appendicite, far&agrave; la sua parte nella lotta per la vittoria.&nbsp;Sulla quarta casella dello schieramento ci sar&agrave; Adrian Fernandez, pilota del team Leopard Racing, seguito da Collin Veijer che ha gi&agrave; dimostrato di essere molto veloce, e a cui &egrave; stato cancellato il giro. I due migliori italiani in quinta fila a Le Mans  Sesto posto per Ivan Ortol&agrave;, su cui non bisogna abbassare la guardia, mentre per cercare il primo italiano dobbiamo andare fino alla tredicesima posizione dove troviamo il nome di Riccardo Rossi. Il pilota ligure ha chiuso a oltre un secondo dalla vetta. Luca Lunetta, invece, sar&agrave; sulla 15esima casella, dopo aver passato il turno delle Q1. Ecco la classifica delle qualifiche:   Classifica piloti Moto3       

Leader di tutte le sessioni, il colombiano si &eacute; imposto anche nelle qualifiche davanti ai due rivali Holgado e Rueda, quinto Veijer. 13esimo Rossi

Moto3 qualifiche GP Francia: Alonso inarrestabile, Holgado lo punta

        Come gi&agrave; successo ad Austin e a Jerez, David Alonso anche a Le Mans finora ha monopolizzato la vetta della classifica dei tempi. Anche nella giornata del sabato &egrave; suo il miglior crono, questa volta in 1&rsquo;40.121 e ha preceduto di quattro decimi il secondo, Collin Veijer. Il vincitore del GP di Spagna &egrave; competitivo anche sulla pista francese, ed &egrave; seguito per pochi millesimi da Ryusei Yamanaka. Calendario Moto3 Piqueras e Esteban tirano fuori gli artigli, bene Rueda  In quarta posizione il migliore debuttante, Angel Piqueras, a mezzo secondo dal primo, seguito dall&rsquo;altro rookie Joel Esteban che ha trovato fin da ieri buone sensazioni su questa pista. Il pilota del team Leopard per&ograve; paga un distacco maggiore dalla vetta di sette decimi e mezzo. Segue in classifica Joel Kelso davanti a Jos&eacute; Antonio Rueda. Lo spagnolo del team Ajo ha saltato gli ultimi due GP per apprendicite e si &egrave; fermato a otto decimi dal primo. Solo decimo &egrave; Daniel Holgado, vincitore qui l'anno scorso con distacco. Solo un italiano in Q2 a Le Mans  Il migliore degli italiani &egrave; Riccardo Rossi, ottavo, ed &egrave; anche l&rsquo;unico a dei &ldquo;nostri&rdquo; a passare direttamente in Q2. Infatti &egrave; piuttosto in difficolt&agrave; Stefano Nepa, solo sedicesimo, seguito dal compagno di squadra nel team MTA Nicola Carraro. L'ultimo pilota a entrare in Q2 &egrave; stato David Munoz, protagonista in Spagna, che dovr&agrave; migliorare per stare anche qui con i migliori. Ecco qui la classifica: Classifica piloti Moto3       

Il colombiano fa suo anche l&rsquo;ultimo turno di libere prima delle qualifiche, davanti questa volta a Collin Veijer. Ottavo Rossi, solo decimo Holgado

Moto3, risultati e tempi delle P2 al GP Francia 2024: Alonso non si smentisce

        Tanti i motivi di interesse per il sesto appuntamento stagionale con il Campionato del Mondo FIM di Motocross 2024 che fa sosta a Lugo per un inedito Gran Premio della Galizia. Dalla lotta per un posto sul podio a quella per la tabella rossa, passando per il ritorno di Ferruccio Zanchi (Honda) e Marc-Antoine Rossi&nbsp; (GASGAS) e l&rsquo;esordio stagionale in MX2 di Valerio Lata.  Ferruccio Zanchi in azione a Intu Xanad&ugrave;, ultimo GP disputato Torna Zanchi, Langenfelder incredibilmente in pista&nbsp; Kay De Wolf (Husqvarna) che per la seconda volta consecutiva &egrave; rimasto ai piedi del podio, &egrave; sempre leader di campionato, con un vantaggio salito in Portogallo a 30 lunghezze sul suo diretto inseguitore, quel Simon Langenfelder (GASGAS), 9&deg; assoluto in Portogallo dopo il 2&deg; posto di gara uno e il ritiro di gara due, operato luned&igrave; alla clavicola. In tempi normali il tedesco non sarebbe in Spagna ma aiutato dalle nuove tecniche e dai progressi fatti negli ultimi anni, potrebbe anche essere schierato al via delle prove libere del sabato, a soli cinque giorni dall&rsquo;intervento. Il vantaggio della tabella rossa &egrave; confortante ma l&rsquo;impressionante ascesa di Liam Everts (KTM), alla seconda vittoria consecutiva, dovrebbe far dormire sonni agitati a tutti. Il pi&ugrave; giovane della dinastia degli Everts, gi&agrave; iridati 14 volte, &egrave; infatti passato dall&rsquo;11&deg; al 3&deg; posto in campionato in soli 3 round.  Simon Langenfelder sar&agrave; al via delle prove del GP di Galizia Le Yamaha tornano a far bene Ritrovano il sorriso anche gli uomini di casa Yamaha che non solo hanno conquistato un doppio podio ad Agueda ma che hanno applaudito anche il primo risultato nella top tre di un Gran Premio del Campione europeo della EMX250, Rick Elzinga, a suo agio nel fango pi&ugrave; che nella sabbia, come si penserebbe logico per un olandese e che hanno per&ograve; visto perdere il terzo posto in campionato di Thibault Benistant, quarto podo essere stato scavalcato da Everts. Gara portoghese invece difficile per Lucas Coenen (Husqvarna), spesso, anzi, spessissimo a terra nel fango rosso ma incredibilmente mai domo e sempre pronto a portare la sua moto al traguardo in qualsiasi condizione.&nbsp;  In Portogallo Elzinga ha centrato il primo podio in MX2 Ultima chiamata per Adamo a Lugo? Quella spagnola &egrave; una gara particolarmente importante per il Campione del Mondo della MX2 in carica Andrea Adamo (KTM) che ha visto il suo svantaggio in campionato crescere un po&rsquo; troppo. Il siciliano che anche in Portogallo ha dato dimostrazione di grande carattere ha urgente bisogno di punti pesanti, di un&rsquo;iniezione di fiducia e soprattutto di un po&rsquo; di fortuna che manca da troppo tempo. Partire ultimo dopo una caduta e finire settimo nell&rsquo;inferno di fango va bene ma adesso serve partire bene e arrivare davanti; lui ne &egrave; pi&ugrave; che capace, bisogna solo mettere insieme tutti i pezzi e chiss&agrave; che il suo team amangver, Joel Smets, consigliere anche di Prado, non riesca ad aiutare a farlo proprio in Spagna.  Andrea Adamo sta vivendo in momento complicato della stagione Lata e Valk, il duello continua in Galizia ma in MX2 Debutto stagionale in MX2 per Valerio Lata (GASGAS) che assieme al suo compagno di squadra Mads Fredsoe esordir&agrave; nel mondiale a Lugo. Per il romano, tabella rossa della EMX250 e del campionato italiano MX2, si tratta di un bel premio e di un&rsquo;ottima occasione per portare a casa un buon allenamento in vista del prossimo round della serie continentale tra una settimana in Francia. Valerio sar&agrave; modo di confrontare il suo livello con quello dei piloti del mondiale e con il rivale Cas Valk (KTM), anche lui wildcard in Galizia e di tenersi pronto per la gara francese, quarta prova della EMX250 2024. Team dimezzato non casa Triumph, con il solo Mikkel Haarup schierato a Lugo, mentre Camden McLellan &egrave; alle prese con la frattura del perone che potrebbe tenerlo fuori fino alla doppietta indonesiana a cavallo tra giugno e luglio.  Stop di almeno un mese e mezzo per Camden McLellan        

Dopo la seconda vittoria consecutiva Everts punta alla tripletta, sulla sua strada la tabella rossa De Wolf, Lucas Coenen sempre spettacolare e Adamo, determinato a recuperare lo svantaggio in campionato. Rientra Zanchi

MX2: prossima fermata, Lugo

        Jorge Martin e Pecco Bagnaia, ecco i nomi degli sfidanti al Gran Premio MotoGP di Francia 2024. Solo lo spagnolo Prima Pramac e l'italiano Lenovo ufficiale sono da considerare alla lotta per il successo di tappa? No, ma proprio loro due - sfidanti 2023 - stanno mostrando qualcosa in pi&ugrave; sul resto del gruppo. Mettiamo anche Pedro Acosta, rookie e mina vagante, e il trio &egrave; completo.m Q2 MotoGP provvisoria: fuori Bastianini e Marquez (Marc)&nbsp; Due protagonisti rimangono - per ora - fuori dalla Q2: Enea Bastianini e Marc Marquez. Il romagnolo Ducati Factory &egrave; volato nella ghiaia - al pari di Brad Binder con la KTM - sprecando la chance decisiva. Il catalano Gresini Racing ha commesso una imprecisione nel giro in cui aveva pallini rossi accesi. Peccato. Dento, invece, Jorge Martin previo record del tracciato rivisto, Pecco Bagnaia, Pedro Acosta, Maverick Vinales, Fabio Di Giannantonio, Jack Miller, Aleix Espargar&ograve;, Franco Morbidelli e Fabio Quartararo. Quasi tutti gli italiani, a eccezione de La Bestia e Luca Marini. Francese El Diablo tra i top ten, per gioia del pubblico locale.  Practice MotoGP: i tempi        

Jorge fa meglio di tutti con record, Bagnaia primo inseguitore: tra il leader del mondiale e il numero 1 &egrave; gi&agrave; duello diretto. Terzo Acosta, Bastianini e Binder nella ghiaia

MotoGP risultati e tempi Practice GP Le Mans 2024: Martin ancora in vetta

        Se fossero le qualifiche, staremmo parlando di una prima fila tutta Boscoscuro in Moto2 a Le Mans. Nelle P1 del Gran Premio di Francia, il telaio italiano si &egrave; confermato altamente competitivo con tutti i propri piloti, visto che davanti a tutti troviamo Sergio Garcia in 1'35.473 seguito dalla coppia del team Speed Up formata da Alonso Lopez (scivolato a fine sessione) e Fermin Aldeguer.  Gonzalez il prim non-Boscoscuro, Arbolino nei dieci  Il primo dei piloti non-Boscoscuro &egrave; Manu Gonzalez&nbsp;con la Kalex del team Gresini, quarto davanti al leader di campionato Joe Roberts, con Ai Ogura sesto con l'ultima delle Boscoscuro, ormai vera e propria moto da battere nella classe intermedia. In Top 10 anche Barry Baltus, Somkiat Chantra, Aron Canet (veloce pur essendo ancora alle prese con l'infortunio di Jerez come dimostrano le stampelle utilizzate una volta sceso dalla moto) e Tony Arbolino, migliore degli italiani e virtualmente qualificato per il Q2. Decisamente pi&ugrave; complicato il turno di Dennis Foggia, ventiduesimo e autore anche di una caduta nel corso della sessione. Assente Celestino Vietti, il cui weekend francese non &egrave; nemmeno cominciato non avendo ricevuto il &ldquo;fit&rdquo;, ma non solo: out per infortunio anche Mario Ajo, Bo Bendsneyder (sostituito da Dani Munoz) e Alex Escrig. Al posto di quest'ultimo correr&agrave; Jorge Navarro a partire dal sabato mattina. Moto3, tempi e risultati P1 Le Mans: doppietta Aspar, sesto Rossi La classifica delle P1         

Garcia comanda la classifica davanti a Lopez (caduto a fine sessione) e Aldeguer. Quinto Roberts, con Arbolino in Top 10 e Foggia 22&deg;

Moto2 Le Mans, tempi e risultati P1: tripletta Boscoscuro al top

Come nel turno mattutino, anche in quello pomeridiano disputato a Le Mans David Alonso ha aperto la classifica dei tempi, con il miglior crono in 1&rsquo;40.470. Il colombiano ha chiuso davanti a tutti e il primo pilota che ha preceduto &egrave; colui che guida la sua stessa moto del team CF Moto Aspar, Joel Esteban, debuttante. Alonso ha rifilato allo spagnolo quasi mezzo secondo, dimostrando come gi&agrave; fatto nella prima sessione, una buona superiorit&agrave;.  Holgado non molla la presa su Alonso   In terza posizione troviamo il vincitore dell&rsquo;anno scorso, Daniel Holgado, che con la KTM del team Tech 3 punter&agrave; a regalare un&rsquo;altra gioia alla squadra francese. Staccato di poco meno di due decimi da lui ha chiuso Jos&eacute; Antonio Rueda, a sette decimi dalla vetta, che dopo due weekend di pausa causa appendicite, &egrave; finalmente potuto tornare in pista al massimo delle sue forze.  Calendario Moto3  Rossi tiene alta la bandiera italiana   Si &egrave; migliorato rispetto al mattino Collin Veijer, quinto, che ha preceduto il migliore degli italiani: Riccardo Rossi. Il pilota ligure paga otto decimi dal vertice e guardando la classifica attuale sarebbe l&rsquo;unico italiano a passare direttamente in Q2. Infatti hanno chiuso oltre la top 14 tutti gli altri suoi connazionali. Ecco qui la classifica:    Classifica piloti Moto3 

David Alonso e Joel Esteban hanno concluso il venerd&igrave; davanti, con il colombiano che si conferma il pilota da battere, ma occhio a Holgado &nbsp;

Moto3, risultati e tempi delle P1 al GP Le Mans 2024: doppietta Aspar, sesto Rossi

        Nelle ultime stagioni, Fernando Alonso ha spesso utilizzato lo slogan "El Plan" per spiegare i passi pianificati per tornare alla vittoria in Formula 1. Nella conferenza stampa MotoGP del GP Francia, a utilizzare concetti e parole simili &egrave; stato un altro campione del Motorsport spagnolo: Marc Marquez, che sulla tabella mostrata ai media per il gioco "Due verit&agrave; e una bugia" ha scritto "Ho un piano". Che spavento alla NW200! Marc Marquez e il "piano" Ducati  Di cosa si tratta? A spiegarlo &egrave; stato lo stesso pilota Gresini: "No scherzo, &egrave; una bugia, perch&eacute; non so dove correr&ograve; l'anno prossimo" ha prima scherzato Marc, prima di diventare pi&ugrave; serio. "Ho una strategia in mente per quest'anno - ha spiegato il #93 circa l'atteggiamento con cui sta affrontando l'attuale stagione - ovvero non ascoltare nessuno, fuggire da tutto. Se cado, lo accetto. Se salgo sul podio, festeggio. Spero di poter vincere una gara quest'anno, ma per ora il mio piano sta funzionando". Ma riferimento al mercato piloti, che nel 2025 potrebbe portarlo a vestire i colori rossi della Ducati marchiata Lenovo, sembra molto chiaro: "Se continuo cos&igrave; l&rsquo;obiettivo nel 2025 sar&agrave; il titolo, ma per raggiungerlo serve materiale aggiornato. Come ho detto spesso pi&ugrave; sar&ograve; veloce in queste gare pi&ugrave; opportunit&agrave; appariranno&rdquo;&nbsp;ha concluso l'ex alfiere Honda. Chissa, magari "El Plan" di Marc &egrave; proprio quello di affiancare Pecco Bagnaia sulla rossa Desmosedici...             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MotoGP&trade; (@motogp)            

Nella conferenza stampa del GP di Le Mans, l'otto volte iridato ha stuzzicato i presenti: un riferimento al passaggio in Ducati ufficiale?

Marc Marquez ha un "piano" per MotoGP 2025

        A Jerez David Alonso &egrave; caduto mentre era al comando e mentre sembrava avere tutto ampiamente sotto controllo. Un risultato cos&igrave; amaro lo porta a volersi riscattare subito sul circuito di Le Mans, in Francia (ecco gli orari TV) dove ha dominato il primo turno di libere e con distacco. Il colombiano del team CFMoto Aspar ha concluso la sessione mattutina in 1&rsquo;40.792 e il primo degli inseguitori &egrave; Filippo Farioli a quasi otto decimi. Calendario Moto3 Farioli si &egrave; messo in mostra, Lunetta prende le misure a Le Mans  Il bergamasco ha avuto un&rsquo;ottima interpretazione della pista francese e con la Honda della SIC58 Squadra Corse &egrave; il primo degli inseguitori. Un buon inizio diametralmente opposto a quello del compagno di squadra Luca Lunetta, solo 24esimo, che ha conosciuto in questo turno il tracciato per la prima volta nella sua carriera. A firmare il terzo miglior tempo &egrave; stato Scott Ogden, a quasi un secondo dal primo, che ha chiuso davanti a Daniel Holgado, vincitore qui l&rsquo;anno scorso con il team francese Tech 3.  Veijer chiude la top 10 a Le Mans  Tatsuki Suzuki completa la top 5 con la Husqvarna del team Intact GP, mentre il suo compagno di squadra vincitore a Jerez, Collin Veijer, ha ottenuto per ora il decimo crono. &Egrave; stato da subito veloce anche David Munoz, settimo, preceduto dal debuttante Xabi Zurutuza e seguito da Ryusei Yamanaka. &Egrave; scivolato invece Angel Piqueras, che &egrave; solo diciannovesimo, cos&igrave; come Matteo Bertelle 23esimo. Bene Riccardo Rossi, undicesimo, e Stefano Nepa, quattordicesimo. Ecco la classifica della sessione:  Classifica piloti Moto3       

In Francia il colombiano &egrave; pronto al riscatto e ha cominciato il weekend imponendosi sugli avversari con un vantaggio importante. Quarto Holgado

Moto3, risultati e tempi delle P1 al GP Le Mans 2024: Alonso precede Farioli

        Con ancora negli occhi la grande vittoria di Pecco Bagnaia a Jerez su Marc Marquez dopo un grande duello ed il record della pista del campione in carica, il paddock della MotoGP riparte da un&rsquo;altra venue storica del Motomondiale, il Gran Premio di Francia. Il Gran Premio di Francia &egrave; entrato ufficialmente nel calendario del Motomondiale nel lontano 1951, dopo che dal 1920 al 1939 e nel 1949-1952 si sono disputate delle edizioni non valide per il campionato. Negli anni si &egrave; corso su diversi tracciati: Albi (1951), Rouen (1953), Reims (1954-55), Clermont Ferrand (1959-64, 1966-67, 1972-1974), Paul Ricard (1973, 1975, 1977, 1980-81, 1984, 1986, 1988, 1991, dal 96 al 99), Nogaro (1978, 1982), Magny Cours (1992), Le Mans (1969-70, 1976, 1979, 1983, 1985, 1987, 1989-90, 1994-95 e dal 2000 ad oggi)&nbsp;  Storia, caratteristiche, incidenti avvenuti a Le Mans  Come accennato poco fa, storicamente il Gran Premio di Francia ha variato la sua sede sui diversi tracciati che la Francia propone, senza per&ograve; trovare una sede fissa per la gara. Con il tracciato del Paul Ricard acquistato da Bernie Ecclestone nel 1999 per farne la sede dei test di Formula 1, il Motomondiale si &egrave; trovato &ldquo;costretto&rdquo; a virare su Le Mans. Il circuito Bugatti di Le Mans &egrave; stato progettato e costruito nel &ldquo;lontano&rdquo; 1966 su impulso dell&rsquo;Automobile Club de l&rsquo;Ouest (gli organizzatori della 24h di Le Mans auto e moto) per ospitare competizioni diverse dalla 24h di Le Mans. Il tracciato &egrave; stato costruito utilizzando una parte del circuito de la Sarthe (il tratto iniziale e la parte dei box). Si tratta di un tracciato lungo 4,19 km con 14 curve, 5 a sinistra e 9 a destra, una sede stradale larga 13 metri ed un rettilineo di quasi 700 metri (quello tra l&rsquo;uscita della Garage Vert e la chicane 7-8 Chemin aux Boeufs). Incidenti Nella storia di Le Mans, sei sono gli incidenti degni di nota: Simoncelli-Pedrosa nel 2011, il violento incidente di Jack Miller nelle FP4 del 2017, la maxi-caduta in Moto3 nel 2017, il bruttissimo highside di Luca Marini in Moto2 nel 2020, la caduta &ldquo;spettacolare&rdquo; di Rins nel 2022 ed il crash Marini-Alex Marquez nel 2023 Quando si parla di stagione 2011, &egrave; inevitabile far riferimento ad alcuni momenti-chiave di quella stagione finita tragicamente con la morte di Simoncelli. E proprio il Sic a Le Mans finisce al centro delle polemiche per il contatto che manda al tappeto Pedrosa. Il fattaccio si compie ad 11 tornate dalla fine. Alla chicane Chemin aux Boeufs, Simoncelli attacca all&rsquo;esterno Pedrosa, i due si toccano e lo spagnolo finisce per terra fratturandosi la clavicola destra.&nbsp; Violento l&rsquo;impatto avuto da Jack Miller durante l&rsquo;ultimo turno di prove in vista delle qualifiche del 2017. La moto dell&rsquo;australiano, avvicinandosi alla staccata della Dunlop Chicane, ha un imprevisto scatto verso il muro esterno. L&rsquo;allora pilota Honda Marc VDS ne esce miracolosamente illeso.&nbsp;&nbsp; Scene da &ldquo;tutti gi&ugrave; per terra&rdquo; nei primi giri della gara di Moto3 del 2017. Per l&rsquo;olio perso dalla moto di un altro pilota, alla curva 6 finiscono a terra Fenati, Martin, Bulega, Guevara, Bastianini, Loi, Antonelli, Arenas, Canet, Binder, Toba, Migno, Danilo e la Herrera. Lo stesso Bulega, Antonelli e Mir verranno poi portati al centro medico per accertamenti. Per la cronaca sar&agrave; Mir a vincere la gara, accorciata a 16 giri &ldquo;grazie&rdquo; alla caduta di Fenati mentre era in testa. Nella particolare stagione 2020 iniziata a luglio, il Gran Premio di Francia &egrave; stato calendarizzato ad ottobre con tutte le conseguenze climatiche del caso. Nel corso delle FP2 della Moto2 Luca Marini, nel tratto tra curva 5 e curva 6, ha un bruttissimo highside. La sua Kalex lo lancia per aria ed il povero Marini ricade pesantemente a terra picchiando schiena, gomito e caviglia e presentandosi alle FP3 con una stampella. Nel 2022 &egrave; stato Alex Rins a rendersi protagonista di una caduta tanto spettacolare quanto pericolosa, un classico del primo tratto di pista di Le Mans gi&agrave; teatro dei salvataggi di Zarco e Bezzecchi. Lo spagnolo di Suzuki ha perso la moto in staccata tagliando sulla sabbia e cadendo poi per il contatto sul cordolo.&nbsp; Last but not least, il 2023 ha offerto due incidenti degni di nota, ovvero Bagnaia-Vinales e soprattutto lo spaventoso incidente tra Marini ed Alex Marquez fuori dalla chicane Dunlop. Marini-Bezzecchi-Alex Marquez sono in bagarre tra di loro, all'uscita della Dunlop chicane Marini perde l'anteriore ma riesce a non cadere, Alex Marquez che era dietro a Bezzecchi non vede Marini e lo centra in pieno. Marini riporter&agrave; poi una frattura del pollice destro.  Cose bizzarre&nbsp; Le Mans non &egrave; teatro solamente di incidenti. Negli ultimi anni tra Moto3 e MotoGP si sono viste un paio di cose bizzarre: Kornfeil che decolla sulla moto di Bastianini scivolato davanti a lui, Mir &ldquo;rialzato&rdquo; dalla ghiaia dopo la caduta.&nbsp; Siamo nel 2018, il teatro dell&rsquo;impresa &egrave; l&rsquo;uscita dell&rsquo;ultima curva che immette sul rettilineo di partenza. Bastianini scivola, fin qui tutto normale, se non fosse che Jakub Kornfeil dietro di lui non riesce ad evitarlo e letteralmente usa la moto di Enea come &ldquo;trampolino&rdquo; riuscendo a non cadere e riprendere la gara.&nbsp; L&rsquo;altra cosa bizzarra &egrave; successa in MotoGP con Joan Mir nel warm up della gara. Il teatro &egrave; sempre la staccata della Dunlop Chicane, Joan perde il controllo della sua Suzuki e scivola via. Mentre la moto continua la sua corsa, Joan dopo aver rimbalzato sulla sabbia viene rialzato dalla ghiaia stessa.&nbsp;  I tratti caratteristici del circuito del Gran Premio di Francia  I punti di frenata pi&ugrave; difficili del tracciato francese sono: la Dunlop Chicane, frenata molto difficile arrivando dal curvone dopo il rettilineo; curva 6, molto facile perdere l&rsquo;anteriore in inserimento; curva 8, la Garage Vert, doppia curva a destra nella quale &egrave; molto facile perdere la moto (Marquez ha fatto un salvataggio dei suoi in ingresso); curva 9-10 Chemin aux Boeufs; doppia curva a destra 13-14. I punti invece di sorpasso sono: Dunlop Chicane (3-4), dove peraltro si vedere la maggior parte dei sorpassi (vedere la battaglia Rossi-Stoner del 2012 sul bagnato), Garage Vert (doppia destra della 8), Chemin aux Boeufs (chicane 9-10), Garage Bleu (11-12) ma con il rischio dell&rsquo;incrocio di traiettoria dell&rsquo;avversario e per finire l&rsquo;azzardo da ultimo giro della 13-14. Statistiche e record del Gran Premio di Francia  Il Gran Premio di Francia taglia quest&rsquo;anno il traguardo delle 67 edizioni cos&igrave; suddivise: 33 a Le Mans, 13 al Paul Ricard, 10 a Clermont Ferrand, 2 a testa a Rouen, Reims e Nogaro, 1 a testa a Magny Cours e Albi.&nbsp; La primissima edizione del Gran Premio di Francia valevole per il Mondiale si disput&ograve; ad Albi nel 1951 con i successi di Bruno Ruffo in 250, Geoff Duke in 350 e Alfredo Milani in 500, mentre la prima gara disputata a Le Mans &egrave; del 1969 con i successi di Aalt Toersen in classe 50, Jean Aureal in 125, Santiago Herrero in 250 e Giacomo Agostini in 500. L&rsquo;edizione dello scorso anno ha visto invece i successi di Daniel Holgado in Moto3, Tony Arbolino in Moto2 e Marco Bezzecchi in MotoGP, oltre ai successi di Jordi Torres e Matteo Ferrari nelle due gare di MotoE. Per quanto riguarda la MotoGP, la pole 2023 &egrave; di Pecco Bagnaia in 1&rsquo;30&rdquo;705 mentre il giro veloce in gara &egrave; di Marco Bezzecchi in 1&rsquo;31&rdquo;855 Per quanto riguarda la Moto2, Pole 2023 ed All Time Lap Record sono di Sam Lowes in 1&rsquo;35&rdquo;791 mentre il giro record in gara &egrave; di Pedro Acosta in 1&rsquo;36&rdquo;068 Per quanto riguarda la Moto3, la Pole 2023 &egrave; di Ayumu Sasaki in 1&rsquo;41&rdquo;630 mentre il giro record in gara &egrave; dello stesso giapponese in 1&rsquo;41&rdquo;476 Per la MotoE, la pole 2023 &egrave; di Matteo Ferrari in 1&rsquo;40&rdquo;971, suoi sono anche l&rsquo;All Time Lap Record ed il giro record in gara in 1&rsquo;40&rdquo;101 fatto segnare in gara-2 MotoGP Francia orari       

Ecco tutto quello che c&rsquo;&egrave; da sapere sul tracciato francese, dove nel fine settimana si svolger&agrave; il quinto appuntamento del Motomondiale

Le Mans: l’analisi delle criticità per la MotoGP

        Da quando la MotoGP ha debuttato nel 2002 sono passate ventiquattro stagioni, nelle quali hanno trionfato otto piloti e quattro case costruttrici. Dalla sua nascita ci sono almeno tre distinte ere di moto che hanno corso nella top class ed ogni volta, davanti ad un cambio di regolamento la MotoGP ha visto i propri equilibri modificarsi, andiamo a vedere come. MOTOGP 2027, COME CAMBIA LA TOP CLASS: I MOTORI 2002: addio due tempi &egrave; l&rsquo;ora della MotoGP Prima dell&rsquo;arrivo dell&rsquo;era a 4 tempi, negli ultimi anni di motomondiale la casa regina della 500 fu senza ombra di dubbio Honda in grado di vincere tutti i mondiali dal 1994 al 2001 con la sola eccezione del 2000 andato alla Suzuki di Kenny Roberts Jr mentre il titolo costruttori and&ograve; a Yamaha. Il cambio regolamentare permise a diverse case di rientrare nel motomondiale in forma ufficiale a partire da Kawasaki e Ducati. A farla da padrone per&ograve; nei primi anni di MotoGP fu, in continuit&agrave; con quanto avveniva in 500, la Honda con la storica RC211V moto a 5 cilindri a V che nelle prime due stagioni del motomondiale conquist&ograve; 29 vittorie su 32 gare disputate. Ben 20 di queste portarono la firma di Valentino Rossi che per&ograve; nel 2004 pass&ograve; in Yamaha che dopo anni di difficolt&agrave; rimise mano pesantemente alla M1 rendendola finalmente una moto in grado di lottare con la V5 Honda. L&rsquo;era delle 990cc si chiuse nel 2006 con il ritorno dopo due anni di successi della casa di Iwata e del &ldquo;Dottore&rdquo; di HRC con l&rsquo;unico titolo iridato del compianto Nicky Hayden. Nei primi 5 anni di MotoGP, l&rsquo;albo d&rsquo;oro si chiuse con tre titolo a due per Honda e la casa di Tokyo in netto vantaggio anche nel numero di gare vinte 48 contro le 25 di Yamaha e le 6 di Ducati.  REGOLAMENTO MOTOGP 2027: LE LIMITAZIONI PER L&rsquo;AERODINAMICA 2007: si passa alle 800 Il primo cambio di regolamento premia Ducati che nel 2007 dopo averlo sfiorato nella stagione precedente anche grazie al talento di Casey Stoner centra il suo primo titolo iridato. La diminuzione di cilindrata ha nel primo anno premiato Ducati, la migliore a lavorare sui nuovi motori e sfruttando la possibilit&agrave; del sistema desmodromico di controllo delle valvole che consentiva alla Desmosedici di sfondare quota 19mila giri. Le giapponesi invece nella prima stagione, forse convinte del vantaggio sulla casa italiana hanno continuato a progettare i propri motori senza considerare il notevole aumento di giri concesso dalla diminuzione della cilindrata. Per questo il gap prestazionale soprattutto nella prima stagione fu evidente fin dalla prima gara in Qatar. Dopo la prima stagione di dominio Ducati &egrave; per&ograve; Yamaha a monopolizzare la scena con il dualismo Jorge Lorenzo-Valentino Rossi che tra il 2008 e il 2010 conquistano tre mondiali e 31 successi. A salvare HRC nell&rsquo;era 800 &egrave; Casey Stoner passato nelle fila del team Repsol Honda nel 2011, ultima stagione con le &ldquo;piccole&rdquo; 800. L&rsquo;australiano conquista 10 successi (erano stati 11 quelli di tutte le Honda dal 2007 al 2010) ed il suo secondo ed ultimo titolo mondiale in MotoGP. Il lustro delle 800 si chiude con tre titoli iridati e 39 successi per Yamaha, mentre un titolo mondiale a testa va a Ducati e Honda che chiudono con 23 e 24 successi in 5 anni.  MOTOGP 2027, LA TOP CLASS CAMBIA REGOLAMENTO: GLI ABBASSATORI 2012: il ritorno alle 1000 e le CRT Negli anni delle 800 l&rsquo;interesse per il motomondiale sembrava essersi assopito, soprattutto per le case costruttrici, l&rsquo;addio di Kawasaki e Suzuki aveva creato un grosso vuoto ed ormai le moto schierate in pista erano scese a sole 17 unit&agrave;. Per rinfoltire la griglia si torn&ograve; alla cilindrata piena, ovvero quei 1000cc che utilizzavano anche nel mondiale Superbike, passato proprio in quell&rsquo;anno nelle mani della societ&agrave; spagnola, Dorna introdusse le CRT: moto con motore derivato dalle SBK ma ciclistica libera. L&rsquo;esperimento funzion&ograve; tanto che le moto in griglia salirono a 22. Ovviamente queste moto erano lontane dalle prestazioni delle MotoGP vere e proprie che continuarono a lottare per le prime posizioni. Il primo titolo della 1000 and&ograve; a Jorge Lorenzo con la Yamaha M1 in una stagione decisa solo nel finale contro la Honda RC213V di Dani Pedrosa e Casey Stoner, secondo e terzo nel mondiale. Ducati che non vince una gara dal 2010, ultimo anno di Casey Stoner in rosso inizia cos&igrave; un periodo senza vittorie che terminer&agrave; solo grazie al genio di Gigi Dall&rsquo;Igna ed il talento di Andrea Iannone nel GP d&rsquo;Austria del 2016. La classe CRT lasci&ograve; presto spazio alle Open, moto derivate dalle MotoGP ma con soluzioni tecniche meno costose per permettere ai team dei contratti di noleggio e gestione pi&ugrave; abbordabili.  MOTOGP, VINALES A LE MANS IN CERCA DI CONTINUIT&Agrave; DOPO LE DIFFICOLT&Agrave; DI JEREZ L&rsquo;era delle 1000 in realt&agrave; prosegue fino ad oggi, con diversi cambi tecnici all&rsquo;interno come passaggio del fornitore unico Bridgestone a Michelin e l&rsquo;introduzione della centralina unica Magneti Marelli nel 2016. Negli ultimi anni poi lo sviluppo visto il congelamento del regolamento fino a fine 2026 lo sviluppo si &egrave; concentrato su aerodinamica e abbassatori. Se i primi anni della classe 1000 sono stati ad appannaggio di Honda con i 6 successi in 7 anni di Marc Marquez gli ultimi quattro vedono Ducati farla da padrone nel mondiale costruttori e da due anni anche nella classifica piloti. Ad oggi per&ograve; l&rsquo;albo premia ancora Honda che grazie a Marc Marquez che si &egrave; presa esattamente la met&agrave; dei dodici mondiali corsi tra il 2012 e il 2023. I restanti sei sono distribuiti tra Yamaha grazie a Jorge Lorenzo (2012 e 2015) e Fabio Quartararo (2021), Ducati con la doppietta di Francesco Bagnaia nelle ultime due stagioni e il titolo di Joan Mir sulla Suzuki del 2020. Mancano ancora due stagioni e mezza al cambio di regolamento previsto nel 2027 e fino a quando non vedremo tutte le nuove MotoGP in pista in contemporanea sar&agrave; difficile farsi un&rsquo;idea sulle nuove forze in campo anche considerando il grosso interesse di case al momento fuori dalla MotoGP come BMW che ha recentemente pi&ugrave; volte strizzato l&rsquo;occhio al passaggio nel motomondiale proprio a partire dal 2027.  MOTOGP LE MANS: MARQUEZ CHIAMATO AD UN'IMMEDIATA CONFERMA       

La top class del motomondiale dal 2027 cambier&agrave; nuovamente, in ventiquattro stagioni ci sono stati almeno tre cambi netti ed ogni volta gli equilibri son cambiati

Il regolamento MotoGP cambia ancora, chi sfruttò i cambi nel passato?

        L'inizio straripante di Pedro Acosta in MotoGP ha attirato le attenzioni di tutti, non ha fatto eccezione Randy Mamola, leggendario esponente dell'epopea vincente dei piloti americani negli anni 80\90 e quattro volte vice campione del mondo della 500: nel 1980 (alle spalle di Roberts), nel 1981 (dietro Marco Lucchinelli), nel1984 (con Eddie Lawson vincitore) e nel 1987 (alle spalle di Wayne Gardner). Come riportato dalla testata spagnola "Motosan", Mamola ha lodato il valore del rookie di Maz&agrave;rron, paragonandolo ai grandi dell'era recente della MotoGP, tra cui Marc Marquez: "Acosta &egrave; fantastico, trova il ritmo ideale sulla moto, si vede che &egrave; uno dei pochi piloti sulla KTM in grado di farlo. &Egrave; successo lo stesso con Marquez e la Honda all'inizio". MotoGP di Francia da "Ora della verit&agrave;" per Bastianini Le parole del tre volte vicecampione del mondo: "Acosta &egrave; diverso da Marquez" Mamola ha poi proseguito accennando ad una differenza con l'otto volte iridato, relativamente al modo di guidare ed al carattere: "Marquez era anche divertente, ma non come Acosta. Pedro ha il talento e semplicemente emerge, &egrave; uno di quei bambini prodigio. &Egrave; un Casey Stoner, &egrave; un Valentino Rossi, quei tipi di piloti".&nbsp;L'americano ha successivamente concluso: "Questo ragazzo ha grandi istinti. &Egrave; al limite, ma su una traiettoria che controlla perfettamente. &Egrave; sempre consapevole di cosa far&agrave; la moto, &egrave; qualcosa che non si pu&ograve; insegnare". Acosta si prepara ad affrontare il quinto round della stagione, sulla storica pista di Le Mans, un tracciato che non ha mai amato particolarmente in termini di risultati, come dimostra il suo miglior piazzamento in carriera, l'ottavo posto in Moto3, nel 2021.  MotoGP, Di Giannantonio: "Marquez? Non lo vedo pi&ugrave; come un extraterrestre"        

Il leggendario pilota americano ha speso parole importanti per il rookie spagnolo, spiegando, inoltre, la differenza con Marc Marquez

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